Il trono del leone, il romanzo storico di Emanuele Rizzardi
L'epilogo del regno di Maurizio e l'ascesa al soglio imperiale del centurione Foca in un grande romanzo incentrato sulle vicende dell'Impero Romano d'Oriente in un periodo storico non troppo conosciuto ma assolutamente degno di considerazione...
Di Andrea Contorni - venerdì 22 dicembre 2023
Anno 602. Mentre i confini dell'Impero romano d'Oriente vengono violati dai sanguinari barbari Avari e la civiltà pare sul punto di crollare, l'imperatore Maurizio tenta di ristabilire l'ordine con il pugno di ferro. In questo clima di incertezza e sofferenza, la ricca vedova Sofia viaggia verso la frontiera alla ricerca del figlio scomparso, con il cuore colmo di rimorsi. L’incontro con il centurione Phocas, soldato dai nobili ideali e dal grande senso di giustizia, cambierà per sempre le loro vite e il destino del mondo.
Una grande passione per la Storia, soprattutto per il Medioevo bizantino, ha guidato Emanuele Rizzardi, nativo di Legnano, ad affermarsi come divulgatore e scrittore con ben quattro romanzi all'attivo, da "L'ultimo Paleologo" del 2017 a "Il trono del leone" del 2023, non dimenticando "L'Usurpatore" del 2020 e "Lo stendardo di Giove" del 2021. Ogni opera si concentra su periodi storici particolari, non troppo noti in tutta la loro drammaticità e su personaggi realmente esistiti, il cui nome spesso è appena citato sui più comuni testi di Storia. Proprio per queste ragioni, Rizzardi si fa apprezzare per le accurate ricostruzioni storiche, frutto di tanto impegno e di studio sulle fonti a disposizione, siano esse d'epoca che filtrate attraverso gli studi dei moderni ricercatori. Ne "Il trono del leone", ciò che ho trovato molto valida è proprio la caratterizzazione dei personaggi, siano essi storici che di fantasia. Lo sforzo dell'autore è stato quello di regalare al proprio lettore una lettura degli interpreti del suo romanzo che fosse valida anche da un punto di vista psicologico, rispettando in pieno la coerenza dell'epoca, agli inizi del VII secolo. In generale, tutti i romanzi di Emanuele Rizzardi godono di una prosa ben strutturata e scorrevole, "Il trono del leone" non è da meno. Questa peculiarità permette di godere in pieno della lettura anche dei "momenti" più complicati della trama. Forse i periodi storici trattati da Rizzardi possono "spaventare" il lettore abituato a romanzi di genere dalle ambientazioni più "comuni". Io stesso sono lontanissimo dal definirmi un conoscitore della Storia dell'Impero Romano d'Oriente, della sua grandezza e delle sue vicissitudini. Di sicuro grazie alla lettura degli scritti di Emanuele, oltre a seguire la sua enorme opera di divulgazione attraverso i social e nel contesto dell'Associazione Culturale "Byzantion", posso affermare di trovarmi dinanzi a un lungo periodo storico, fondamentale nella storia dell'uomo, tutto da scoprire e da comprendere nelle sue complesse e affascinanti dinamiche.
01. Emanuele, tu coltivi da sempre la passione per la Storia, oltretutto per un periodo particolarmente complesso come il medioevo bizantino. Come è nato questo tuo grande interesse per la Storia e perché negli anni si è concentrato con dedizione proprio sul periodo suddetto?
« Il mio profondo interesse per la Storia ha radici nella mia curiosità innata fin da quando ho memoria e nella consapevolezza che il passato è il fondamento per capire il mondo che ci circonda. La Storia è una narrazione continua, e la sua comprensione è essenziale per interpretare la politica, la società, la cultura e capire come sarebbe meglio muoversi. Il mio focus sul periodo bizantino e sul tardoantico in generale è stato motivato da diversi fattori. In primo luogo, la complessità degli avvenimenti e delle dinamiche che non sono quasi mai note ai più e che, fino a pochi anni fa, erano confinate nell'interesse di pochissimi. La caduta dell'Occidente, l'ascesa dell'impero arabo e i cambiamenti culturali che hanno plasmato il corso del Medioevo in modo profondo, sono periodi che meritano una luce maggiore di quanto a loro dedicato fino ad oggi. In secondo luogo, ci sono così tante cose e con così tante sfaccettature che spesso la realtà supera la fantasia e sembra quasi di assistere ad una creativa serie TV... invece è tutto vero. Studiare a fondo questa fase storica mi da, da un lato il piacere di apprendere cose nuove, dall'altro quello - molto importante - di divertirmi, che è un po' la base di tutto. Se la storia fosse noiosa, non la studierebbe nessuno, e infatti dovremmo interrogarci su come viene insegnata oggi!
02. Sei attivo come scrittore ormai da anni con ben quattro romanzi pubblicati. Ognuno vanta personaggi storici magnificamente caratterizzati come nel caso de "Il Trono del Leone". Qual è stato l'iter formativo di questa tua ultima fatica e cosa ti ha spinto a trattare il burrascoso periodo storico tra la fine traumatica del regno di Maurizio e l'inizio di quello di Foca?
« Il romanzo può essere riassunto brevemente con una semplice nota: i governatori che dicono di fare qualcosa per l'interesse del popolo, mentono. Assistiamo al regno di Maurizio, imperatore odiato per via della durezza del suo regime fiscale, ma che aveva una visione lungimirante sul lungo periodo che i suoi contemporanei ignoravano volutamente preferendo un uovo oggi a una gallina domani - vi ricorda qualcosa? - Foca, invece, è il leader popolare che si distacca dai grandi signori dei palazzi e promette di fare il bene del popolo, mostrandosi non solo inadatto, ma semplicemente bugiardo. Questi fatti sono noti a chi studia la storia bizantina, ma per chi non conosce il periodo sono un buco nero e mi piaceva l'idea di rendere partecipe il grande pubblico con questo romanzo.
Il trono del leone, di Emanuele Rizzardi, abbina un'attenta ricostruzione dell'epoca trattata a una splendida caratterizzazione dei personaggi storici e di fantasia...
03. Nel corso del tuo romanzo, i personaggi storici si rapportano con personaggi di fantasia. Nel caratterizzare Maurizio e Foca, da scrittore, ti sei attenuto scrupolosamente a quanto riferito dalle fonti in merito? E di Sofia, la terza "corona" del tuo romanzo, cosa puoi dirmi? Possiamo considerarla la vera protagonista de "Il trono del leone"?
« Sì, nel delineare i personaggi di Maurizio e Foca ho adottato un approccio scrupoloso basato su una rigorosa ricerca storica. La costruzione si è fondata su fonti documentate e sull'interpretazione di esse, perchè si sa, chi scriveva in passato non era necessariamente onesto. Ho cercato di essere il più fedele possibile nelle sfumature psicologiche, nei loro drammi umani, nelle loro incertezze e speranze. L'obiettivo è stato catturare la complessità umana di entrambi, rispettando il contesto storico in cui hanno vissuto. In questo modo, ho cercato di offrire ai lettori una rappresentazione avvincente e autentica, ancorata saldamente nella realtà del passato. Sofia è la protagonista centrale della storia, ma è anche una "finestra" attraverso cui vediamo i grandi sconvolgimenti di un'epoca tormentata. A differenza dei grandi re e signori, Sofia è una donna che viene dal basso e quindi i suoi obiettivi sono molto più immediati, orientati nell'ottica della sopravvivenza. Si crea così un approccio duale dove da un lato abbiamo gli eventi geopolitici: guerre, leggi, intrighi, diplomazia, mentre dall'altro abbiamo la storia intima e particolare di una semplice famiglia dell'epoca.
04. Dopo quattro romanzi decisamente apprezzati dal pubblico, puoi farmi un bilancio della tua carriera di scrittore e anticiparmi cosa ci aspetta nel prossimo futuro riguardo la attività letteraria?
« Parlare di carriera di scrittore è molto lusinghiero, ma forse eccessivo. è un viaggio che ti arricchisce di tante cose, tranne che di denaro. Ogni romanzo è più una sorta di opportunità per esplorare mondi diversi e far conoscere ai lettori che cosa sto pensando attraverso i miei scritti. Non ho mai risparmiato critiche sociali moderne, pur parlando del passato. Guardando al futuro, siamo ancora a un punto incerto perchè l'ultimo libro è appena uscito, ma ci sono sempre tanti progetti in ballo insieme ai ragazzi di "Associazione Culturale Byzantion".
Emanuele Rizzardi ci offre un accurato spaccato di un periodo storico complesso e poco trattato. Il trono del leone sembra quasi una Fiction ma è storia!
Con la giusta commistione tra realtà e fantasia per un romanzo storico che si legge con grande piacere, Emanuele Rizzardi si conferma uno scrittore preparato e in costante evoluzione. "Il trono del leone" offre un sontuoso spaccato dell'epoca in cui è ambientato, delle trame politiche complesse nella Costantinopoli del VII secolo e del contesto turbolento del primo alto-Medioevo. Romanzo consigliatissimo!
Note e riferimenti:
- "Il trono del leone" su Amazon.
- Pagina Facebook ufficiale di Emanuele Rizzardi.
- Sito personale dell'autore.
- Sito dell'Associazione Culturale Byzantion.
- Per la copertina del libro e per il materiale grafico ufficiale si ringrazia Emanuele Rizzardi.
- Le grafiche sono realizzate con Licenza di utilizzo "Canva" regolarmente acquistata.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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